venerdì 12 febbraio 2010

la perizia fatta da chi ha i titoli per farla







13 commenti:

  1. e adesso cosa dirà il sindaco? avra il coraggio di dire abbattiamo il cedro non perchè è malato ma perchè non ci piace?
    è vero che il saldo numerico cedro contro 5 altri alberi è positivo ma la giustificazione principale è sempre stata la pericolosità dell'albero, comunque sia un bel dietrofront ci deve essere

    RispondiElimina
  2. spero tanto che molteni con la sua intelligenza e capacità politica accetti il verdetto e rimetta tutto in discussione, solo così può recuperare credibilità e dal momento che è molto furbo troverà sicuramente il modo di farlo

    RispondiElimina
  3. io invece penso che il sindaco ignori questa perizia come ha già fatto ignorando le 1300 firme di cittadini che chiedevano di non abbatterlo, troverà sicuramente il modo di far digerire al popolo la scelta dii sacrificare questo albero "meticcio e immigrato" che ricorda troppo il natale e quindi vA eliminato in nome della laicità (ricordiamo comunque che l'albero di natale è comunque un simbolo laico)

    RispondiElimina
  4. quello che mi stupisce di più è la figura della naturalista ciccardi che ci fa veramente una magra figura (ho è veramnte impreparata oppure era in malafede)

    RispondiElimina
  5. e chi se ne frega se è sano ormai è deciso e come vuole il credito la pianta verrà sacrificata per trasformare la nostra bella piazza diventerà come una bella piazzetta dell'interland milanese complimenti agli architetti delle stelline

    RispondiElimina
  6. l' amministrazione abbia il coraggio di dire apertamente che la salute del cedro non centra nulla. Credo sia un atto dovuto, di rispetto verso i cittadini che non amano essere presi in giro così.

    RispondiElimina
  7. l'amministrazione ha già dimostrato che di quello che pensano i cittadini se ne sbatte beatamente, complimenti a chi continua a lottare: questa battaglia è molto importante e anche se qualcuno tenta di delegittimare l'opinione del popolo "bove"

    RispondiElimina
  8. Seguo questa vicenda un po' da lontano (non vivo più a Sondrio da diversi anni), ma assolutamente senza distanza:
    ci sono immagini della propria storia che uno si porta sempre dentro, immagini semplici, anche un po' ingenue, che ti radicano in qualche posto, al di là di quante città sono poi diventate la tua residenza.

    Per me, al di là del fatto di essere un cedro, atlantico o meno, è l'Albero di Natale di Piazza Campello.

    Per la prima volta, quest'anno, tornando a Sondrio per il Natale, mi sono accorta che non era affatto stato addobbato, se non con una brutta rete arancione e del materiale edile buttato quà e là, dove io avevo in mente le sagome del presepe. Le ho sempre trovate bruttine quelle sagome a una dimensione, devo dir la verità, ma al contempo erano qualcosa che per me doveva essere lì. Un segno del Natale. Di casa mia.

    Quest'anno: l'Albero di Natale di Piazza Campello, messo in castigo.

    E' un po' un passaggio forte, ma mi vengono in mente tutte quelle persone che ad un certo punto diventano scomode:
    perchè hanno un pensiero loro, perchè sono diverse, perchè non sono più "utili", perchè non sono più "produttive", perchè non sono più di moda...
    In genere gli si mette attorno una retaccia arancione, un po' di materiale di scarto e via: sono bell'e che pronte per essere levate di mezzo.

    Fa proprio strano seguire queste vicende, anzi più che le vicende in sè la modalità con cui gli amministratori e chi ha delle responsabilità verso noi tutti affronta queste vicende:
    parlano di cittadinanza attiva....

    Non mi pare di aver colto - nei vari interventi di voi che vi siete impegnati per l'Albero di Natale - violenza: senz'altro dispiacere, sconforto, determinazione anche coraggio.
    Mai toni eccessivi o offensivi.

    Non riesco a capire dunque, non solo l'atteggiamento di un sindaco "democratico", che senz'altro conosce l'importanza del confronto con i propri cittadini, ma anche quello di molti altri rappresentanti politici e delle istituzioni locali:
    al di là che per molti l'Albero di Natale costituisca di per se un qualcosa di irrilevante (o quanto meno di non prioritario), perchè considerare altrettanto irrilevanti più di mille persone che chiedono quantomeno di potersi confrontare?

    Sono una grande estimatrice di Elio e Le Storie Tese: il suo "Parco Sempione", in cui racconta delle 16.000 firme raccolte per salvare il Bosco di Gioia a Milano, un po' forse ci fa capire...

    Mando un abbraccio a tutti quelli che si sono impegnati in questa vicenda sperando che, dati gli esiti, non si sentano anche loro chiusi nella retaccia arancione di chi vien messo da parte in attesa di...
    Il nostro Albero di Natale, bello fiero, se ne è a quanto pare infischiato di tutti gli spregi ricevuti.

    Non fatevi abbattere!

    RispondiElimina
  9. Una riflessione a proposito della libertà di stampa di cui si gode dalle nostre parti: cosa vorrà dire che il quotidiano locale metta in prima pagina la notizia dell'autorizzazione a svolgere la perizia (che allo scadere dei 30 giorni dalla richiesta avrebbe comunque avuto il via libera) e poi releghi alla pagina 17 la notizia ben più eclatante degli esiti a cui si è arrivati?
    Ma neppure l'omonimo settimanale sembra riservare grande attenzione al fatto, limitandosi a uno stringato resoconto (meno di trenta righe senza una fotografia di richiamo) della pur dettagliata conferenza stampa in cui la perizia é stata presentata.
    Per fortuna - vien da dire - almeno su Internet notizie e commenti possono ancora circolare liberamente!

    RispondiElimina
  10. visto che il progetto è di stelline e stelline è credito valtellinese il giorno che il cedro verrà tagliato chiuderò il conto in credito valtellinese, so che a nessuno dei capi questo darà fastido, ma per me è importante - continuate a lottare grazie

    RispondiElimina
  11. CONCORDO PIENAMENTE: IL CREDITO VALTELLINESE CHE SI ERGE PALDINO DEL DECORO DELLA CITTA' STA ESAGERANDO, IL GIORNO IN CUI IL CEDRO VERRA' TAGLIATO CHIUDERO SIA IL CONTO PERSONALE CHE QUELLO DELLA SOCIETA'

    RispondiElimina
  12. Ammetto, sono di parte, non sono cliente Creval e non lo sarò mai. sarei davvero felice se qualcuno avesse il coraggio di lanciare un' iniziativa pubblica di boicottaggio mediante chiusura conti presso la suddetta banca. Credo che sia l' unico modo per "sensibilizzarli" sul fatto che lo strapotere urbanistico sulla città di SOndrio cominicia a non essere più tollerato. BOICOT CREVAL!

    RispondiElimina
  13. l'alce è più forte del cedro e questi avrà la peggio non è una profezia ma una promessa, manca poco nel traformare una pianta rigoglioso in belle tavole e intanto doemnica andiamo tutti a piedi per sostenere l'ecosistema aahhh

    RispondiElimina

i commenti non vengono moderati (rimossi solo gli osceni e volgari)

perchè bisgna abbattere il cedro in piazza campello?